Salve a tutti, sono Roberto Felter, questa è un’altra pillola per opinions B-Farm.
Secondo voi è facile gestire la mobilità di una città di due milioni di abitanti che ha in media dai 30 ai 40 milioni di visitatori in un anno? Secondo me no, ma guardando il comportamento del sindaco di Parigi, forse mi sbaglio. Il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, ha indetto un referendum riservato ai cittadini parigini in cui ha chiesto se rinnovare o meno le licenze di esercizio alle società di noleggio dei monopattini in città. Questo può significare solo una cosa, cioè che il sindaco ritiene che i cittadini abbiano tutte le informazioni necessarie per decidere. Ma come può essere? Come può un cittadino conoscere tutte le implicazioni che una scelta del genere comporta? In una democrazia rappresentativa, io eleggo te proprio perché sia tu a informarti in merito, così da poter decidere al meglio sulle cose importanti della mia città.
Senza contare che il monopattino elettrico è uno strumento che è a disposizione principalmente dei turisti, per cui nel caso sarebbe stato più opportuno chiedere a loro se gli interessasse averlo a disposizione oppure no. Invece la domanda è stata fatta ai cittadini, anche se questi nella stragrande maggioranza non ha risposto. Ma in statistica è famosa la frase “Se torturi i numeri abbastanza a lungo, confesseranno qualsiasi cosa” e il sindaco a fine referendum ha portato alla confessione che gli interessava, l’ottanta percento degli elettori è stata favorevole al divieto di noleggio, mentre l’undici percento ha votato per mantenerlo.
Peccato che non fossero l’89% degli elettori aventi diritto ma l’89% di quelli che sono andati a votare e sono stati il 7% dei circa 1.300.000 aventi diritto. Quindi la decisione è stata presa ascoltando il parere di circa il 6% dei cittadini, meno di 100.000 persone su un bacino potenziale di utilizzatori di 35 milioni di persone. Una decisione così importante, presa ascoltando un gruppo di ridottissimo di persone che non aveva nemmeno la competenza necessaria ad esprimersi sull’argomento.
Veramente è così che vorremmo venisse governata la nostra città, perché questa cosa ha avuto una risonanza incredibile anche in Italia e tanti già sono partiti lancia in testa perché tutto questo avvenga anche da noi. Per chi non lo sapesse, l’articolo 75 della Costituzione italiana, quello che parla del referendum abrogativo, dice che non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio proprio perché se chiedessimo ai cittadini se abrogare oppure no le tasse il risultato sarebbe scontato, ma questo non significa che sia la cosa giusta da fare, per cui ricordate quando qualcuno vi dice “Decidi tu” può significare due cose. O chi vi tiene competenti in materia oppure si vuole togliere la responsabilità di decidere lui. Questo è tutto alla prossima.
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