Oggi vorrei parlarvi di una cosiddetta Vanity Metric e cioè un indice di giudizio che in realtà è solo frutto di vanità non ci dà un reale ritorno sulla performance dell’azienda. Questa Vanity Metric è il fatturato.
Il fatturato, infatti, ci dà un’indicazione approssimativa su quali siano i risultati dell’azienda; il problema è che non ci dice questi risultati come li abbiamo ottenuti e quali sono le performance interne all’azienda. Questo perché con il fatturato andiamo a misurare unicamente i ricavi, cioè i soldi che sono entrati nell’azienda, ma non sappiamo come questi vanno a concorrere per creare ricchezza per l’azienda e per tutti i suoi stakeholder, cioè tutte le persone interessate all’attività economica svolta dall’azienda (il titolare, i soci, i collaboratori, i dipendenti e via dicendo).
Quello che ha più senso andare a usare come metrica è il guadagno. Esistono vari indici che ci possono essere utili o meno in base alla nostra tipologia di attività.
Il guadagno d’altronde che cos’è? Sono i ricavi meno i costi ed è quello che teoricamente rimane in tasca all’azienda e che viene poi diviso tra titolare e soci.
Il guadagno ci dà un’informazione importante anche in merito alla possibilità di reinvestire nell’attività per svilupparla in futuro, quindi il guadagno è una cosa importantissima.
Affidarci al guadagno ci è utile anche in fase previsionale per andare a capire qual è la nostra performance: partendo dal guadagno possiamo andare a capire quali sono i nostri obiettivi di fatturato che poi ci aiuteranno a raggiungere i nostri obiettivi.
Ad esempio, se su 100 euro di prodotto venduto noi abbiamo un guadagno di 30 euro, per avere un guadagno di 3.000 euro dovremmo fare almeno 10.000€ di fatturato e da lì potremmo andare a capire come fare questi 10.000€ di fatturato. Capiremo quanto dei costi ad esempio di marketing vanno ad incidere poi sul nostro guadagno in modo da modificare ulteriormente il dato del fatturato finale da ottenere e via dicendo.
Applicare una logica di questo tipo è essenziale in particolar modo in due tipologie di azienda: nelle partite IVA individuali dove fondamentalmente c’è una scarsa separazione tra il reddito dell’imprenditore e il reddito dell’azienda, quindi spesso ci si illude che i soldi che incassiamo dai nostri clienti siano soldi nostri mentre invece quando in sostanza si tratta di soldi dell’azienda rispetto alla quale noi siamo degli stakeholder; nelle aziende orientate a una battaglia di prezzi, perché avendo dei margini molto bassi spesso hanno una maggiore necessità di essere consapevoli di quale sia il loro guadagno per ogni singolo prodotto venduto per evitare di avere un fatturato enorme e poi un guadagno molto misero (cosa che purtroppo capita fin troppo spesso).
Spero che questa piccola pillola ti sia stata d’aiuto e ci vediamo alla prossima volta, lunga vita e prosperità
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