Oggi voglio parlarvi di un concetto filosofico espresso chiaramente in un libro famoso che è “L’idiota” di Fedor Dostoevskij. Si tratta di una frase sola che ha avuto tantissima fortuna per sé stessa, che ha valicato il confine letterario e viene citata infinite volte al pari di un detto popolare e pochi conoscono che a scriverla sia stato appunto Dostoevskij.
La frase per intero: “È vero principe che una volta avete detto che il mondo sarà salvato dalla bellezza?” In russo, quindi in lingua originale, è “Mir spasët krasota” (Мир спасёт красота) la bellezza salverà il mondo. Viene annunciata dal principe Miskin, protagonista del libro è nel testo originale ha una rilevanza ambivalente il grande scrittore russo era un estimatore della bellezza, non certamente di quella creata dalla chirurgia plastica e dal botox, che peraltro allora neanche esisteva, che omologa a tutte le persone ed elimina anche il più piccolo difetto fisico insopportabile, alle persone prive di carattere deboli che non sanno che invece proprio lì risiede la loro bellezza e la propria unicità, bellezza a cui Dostoevskij si riferiva, ha un significato molto più profondo ed è la bellezza dell’essere umano in quanto tale, bellezza che emana un’opera d’arte ed è la bellezza della natura, ad esempio del sole che sorge e brilla ogni giorno, soprattutto. Ed è proprio qui la vera rivoluzione e la bellezza dell’amore, condiviso con il dolore. E dunque la compassione per la sofferenza degli altri.
Questo concetto è stato espresso chiaramente dalla filosofia buddista che ha bellezza da vendere e che ha fatto della compassione un principio fondamentale, i cui seguaci pregano l’uno per la felicità dell’altro. La bellezza è intesa come ideale ed è indivisibile dal bene tra il bello e il bene. Esiste un legame misterioso che crea un’unica armonia in tal senso.
Il concetto di bellezza per Dostoevskij coinciderebbe con quello della concezione greca, la tipica frase, la famosa frase Kalos Kai, Agatos bello e valoroso, in cui appunto il bello è collegato all’azione dell’uomo. Ciò che è bello non può non essere buono e ciò che è buono è necessariamente bello. Platone scriveva La potenza del bene si è rifugiata nella natura del bello. E sempre per Platone il bene e il bello erano appunto un’ideale aristocratico che distingueva il sapiente, quindi l’uomo saggio dalla massa incolta.
Il mondo sarà salvo quando questo sentimento di Unione, di bellezza e bene alberghiera in ognuno di noi ed è curioso come la parola mondo in russo Mir abbia due significati, significa mondo e pace e dunque la bellezza salverà il mondo o la pace? Avverrà la bellezza.
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