Innovare, rinnovare, riusare e riciclare sono le soluzioni più efficienti per garantire uno sviluppo sostenibile.
L’economia circolare è un modello di business dalle norme potenzialità in grado di generare competitività coniugando insieme innovazione e sostenibilità.
Per attuare questo modello è però necessario cambiare l’approccio tradizionale al mercato, ai clienti e alle risorse naturali. Questo permette alle aziende di acquisire notevoli vantaggi competitivi, riduzione dei costi, utilizzo efficiente dell’energia, diminuzione delle emissioni di CO2, ottimizzazione e sicurezza della catena di fornitura.
Con l’economia circolare si introducono nuovi termini nel Canonico vocabolario del modello di produzione e consumo: condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo, innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale, efficienza energetica e utilizzo delle fonti rinnovabili viaggiano in simbiosi, conferendo all’economia circolare tutte le caratteristiche di un nuovo sistema virtuoso.
L’economia circolare si basa su cinque principi fondamentali:
- le risorse sostenibili, il che significa utilizzare fonti energetiche rinnovabili e materiali biodegradabili riciclabili o rinnovabili
- i prodotti come servizio, cioè le aziende che sono in grado di offrire un servizio unico fruibile da molti piuttosto che lo stesso prodotto replicato per molteplici singoli
- una piattaforma di condivisione che coinvolge utenti e proprietari per ottimizzare i costi di beni e servizi e le risorse impiegate per produrli
- l’estensione della vita utile dei prodotti, in modo che possano ottenere un ciclo di vita più lungo
- nuovi cicli di vita, cioè ogni soluzione finalizzata a preservare il valore di un bene al termine di un ciclo di vita grazie a riuso, rigenerazione e riciclo in sinergia con gli altri pilastri
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