Giunta alla sua quarta edizione, la Relazione Annuale del Ministro dello Sviluppo Economico al Parlamento sullo stato di attuazione e l’impatto della policy sulle startup e le PMI innovative rappresenta il momento culminante del sistema di monitoraggio e valutazione curato dalla Direzione Generale per la Politica Industriale, la Competitività e le PMI
La Relazione si divide in tre capitoli che analizzano da altrettante prospettive – normativa, demografica, di performance – gli sviluppi che hanno interessato le startup innovative nel periodo di osservazione (luglio 16 – giugno 17).
Di seguito i 20 dati chiave della relazione
- le startup e PMI innovative italiane che beneficiano della policy dedicata sono quasi 8.000 (7.398 startup, 565 PMI innovative): quasi il doppio rispetto a due anni fa, e 1.800 in più rispetto al 30 giugno dello scorso anno;
- la media mensile delle nuove iscrizioni nella sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle startup innovative è passata da 161 nel 2015 a 183 nel 2016, per raggiungere quota 253 nei primi sei mesi del 2017. Il record assoluto di iscrizioni si è raggiunto a marzo 2017, con 282 nuove startup registrate.
- c’è almeno una startup innovativa in 1.414 comuni italiani, e in tutte le province del Paese. Nel solo comune di Milano sono localizzate 1.028 startup innovative, vale a dire il 60% delle startup della Lombardia e il 14% di tutte le startup italiane. La più elevata incidenza di startup sul totale delle imprese attive si registra nelle province di Ascoli Piceno e Trieste;
- il numero di PMI innovative è quasi triplicato (+177%) negli ultimi 12 mesi, passando da 204 a 565. Quasi il 40% delle imprese attualmente iscritte come PMI innovativa è una ex-startup innovativa;
- il tasso di sopravvivenza delle startup innovative è molto elevato: ad oggi soltanto il 6% delle startup innovative costituite nel 2014 e il 10% di quelle iscritte prima del 2013 ha cessato la propria attività;
- La forza lavoro complessiva impiegata da startup e PMI innovative è pari a 107 persone tra soci e dipendenti, cui andrebbero aggiunti i lavoratori parasubordinati e con partita IVA;
- il 21,5% delle startup ha in maggioranza soci under-35, percentuale più che tripla rispetto alle altre società di capitali (6,7%);
- il 40% del capitale sociale delle startup innovative e quasi il 60% di quello delle PMI innovative è detenuto da persone giuridiche (altre imprese, fondi d’investimento, università…);
- nel 2016 le startup e le PMI innovative hanno espresso complessivamente un fatturato superiore a 2 miliardi di euro;
- 4 PMI innovative su 10 hanno registrato nel 2016 un fatturato superiore a 1 milione di euro;
- 27 imprese già startup innovative hanno superato nel 2016 la soglia massima dei 5 milioni di fatturato, esprimendo un valore della produzione aggregato pari a 230 milioni di euro;
- le quasi 2.900 startup innovative per le quali sono disponibili i bilanci sia per il 2015 che per il 2016 fanno registrare una crescita del fatturato complessivo pari all’81,3%; il fatturato medio per startup innovativa è cresciuto in media di quasi 100mila euro in un anno, passando da 115mila euro a 208mila euro;
- le startup innovative beneficiarie della policy a partire dal 2015 hanno in media raddoppiato il loro fatturato nel 2016, quelle iscritte dal 2013 e dal 2014 lo hanno in media triplicato;
- le startup innovative investono molto di più delle altre imprese, specialmente in asset immateriali: il loro tasso di immobilizzazioni sull’attivo patrimoniale netto (25%) è di 8 volte superiore rispetto a quello di tutte le società di capitali italiane;
- nell’ultimo anno 740 startup hanno utilizzato la nuova la nuova modalità di costituzione digitale e gratuita: negli ultimi sei mesi il 42,8% delle nuove costituzioni è avvenuto con questa modalità (in Veneto oltre il 70%), che comporta per ciascuna impresa un risparmio medio stimato di 2mila euro;
- grazie all’intervento del Fondo di Garanzia per le PMI è stato erogato credito bancario per 477 milioni di euro in favore delle startup innovative, e per quasi 26 milioni verso le PMI innovative. Il tasso di sofferenza dei prestiti a startup innovative garantiti dal Fondo è dello 0,9%, sensibilmente più basso di quello registrato dalle altre imprese di nuova o recente costituzione;
- nel 2015 gli investimenti in equity in startup innovative agevolati dagli incentivi fiscali previsti dallo Startup Act italiano hanno toccato quota 83 milioni di euro, per un aumento del 64% rispetto al 2014;
- nello stesso anno, hanno beneficiato degli incentivi fiscali 2.110 persone fisiche e 332 società di capitali, oltre 1.000 in più rispetto al 2014. Nel complesso, gli investitori hanno beneficiato di detrazioni IRPEF (19%) e deduzioni dall’imponibile IRES (20%) per circa 11,6 milioni di euro;
- le startup e le PMI innovative che hanno fatto ricorso all’equity crowdfunding hanno raccolto in tutto 12,5 milioni di euro in 109 campagne, più della metà delle quali (59) è stata avviata negli ultimi 12 mesi;
- 151 cittadini extraeuropei hanno ottenuto un nulla osta al visto per lavoro autonomo startup tramite il programma Italia Startup Visa per portare in Italia la propria idea imprenditoriale innovativa.