Benefit e B.Corp: alternative a confronto

Buongiorno a tutti, sono l’avvocato Marco De Paolis e questo è il mio contributo per Opinions.b-farm. Nei giorni 30 e 31 Ottobre 2021 si è svolto a Roma il G20 e il mese successivo a Glasgow si è svolto il Cop26, in entrambi gli incontri uno dei temi centrali e più importanti è stato quello del cambiamento climatico e della necessità di creare nuovi mercati più sostenibili. A questo proposito, sono sempre più numerose le imprese attente a queste tematiche. Questo perché sia i clienti che gli investitori chiedono un vero e proprio cambiamento nel modo in cui le imprese si comportano. A livello internazionale si è affermato il fenomeno delle società B.Corp, mentre nell’ordinamento italiano si stanno diffondendo le società Benefit. Nel sentire comune i termini “società benefit” e “B.Corp” sono spesso utilizzati come sinonimi, ma in realtà si tratta di due realtà ben distinte.

Le B.Corp sono imprese che decidono di misurare le loro performance in base all’impatto ambientale, sociale ed economico attraverso il bim pacta assessment, che è uno strumento messo a punto dall’ente no profit B Lab il quale certifica la sussistenza dei requisiti di sostenibilità nei parametri indicati. Le società Benefit invece sono società di capitali che uniscono l’obiettivo di perseguire i profitti e quello di produrre un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Per queste società la sostenibilità è parte integrante del business model, e cercano di creare condizioni favorevoli alla prosperità sociale ed ambientale sia attuale che futura. Le società Benefit, secondo la normativa italiana, devono dotarsi di uno statuto specifico e di specifiche figure aziendali. Tra queste assume rilevanza centrale il responsabile dell’impatto, il cui compito è di verificare che la gestione e i processi aziendali abbiano la capacità di creare un valore sostenibile per tutti gli stakeholder nel lungo periodo. Inoltre, sono tenute a comunicare annualmente, e a riportare secondo specifici standard, i risultati conseguiti e i progressi dei loro impegni verso il raggiungimento dell’impatto sociale e ambientale, sia verso gli azionisti che verso il pubblico. In più sono soggette al controllo da parte dell’autorità garante della concorrenza e del mercato.

In definitiva, oggi è possibile per ogni impresa ridefinire la gestione aziendale verso un modello più adeguato ai nostri tempi, che sia capace di realizzare benefici di carattere sociale e ambientale e allo stesso tempo raggiungere i risultati economici. Ci troviamo infatti nel momento giusto per iniziare questo processo, facendo chiarezza sull’obiettivo che ogni impresa si pone. Decidendo quindi se certificarsi come B.Corp oppure se trasformarsi adottando un nuovo modello societario come quello Benefit.

Questo è tutto, spero che questo articolo sia stato chiaro e stimolante per voi lettori. Vi invito a cliccare sul link qui sotto per ascoltare il podcast da quale è stato tratto questo articolo e tutte le mie opinioni. Non dimenticatevi di condividere.

Un saluto e alla prossima.

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